La tassa sui ‘superprofitti’ bancari va affrontata in termini non complicati, per evitare di impantanarsi.
La questione riguarda il recupero CONTABILE E IN VIA PREVISIONALE di 2/3 miliardi di Euro.
La somma prevista è in termini assoluti poca cosa nel mare delle risorse e delle spese pubbliche, cosicchè può sembrare sproporzionato il can can mediatico che ne è derivato.
Parlare di manovra ‘squinternata’, come hanno fatto alcuni media pur non pregiudizialmente ostili all’esecutivo, non sembra corretto.
La manovra è in realtà un mosaico di convenienze.
Gli speculatori si sono portati a casa il loro affare. Il primo giorno c’è stato un crollo di 12 miliardi sul valori dei titoli bancari venduti dai risparmiatori più impressionabili dei soliti fondi che invece acquistavano i titoli in caduta libera.
Il prevedibile rimbalzo del giorno successivo portava ulteriori perdite ai risparmiatori che per non privarsi della ripresa attivavano le ricompre e permettevano utili agli enti speculatori i quali rivendevano con le dovute maggiorazioni i titoli acquistati al ribasso.
Scenario prevedibile, aiutato se non provocato dalle comunicazioni del governo rese ‘a rate’ : prima imposizione tassa e poi limite dello 0, 1%.
Il presunto margine di sofferenza delle banche oltre a essere modesto, sarà colmabile con una revisione dei costi dei servizi bancari e della gestione dei c/c. Già i media pubblicano le tabelle relative.
Mediaticamene e politicamente gli istituti ne traggono un vantaggio non trascurabile: possono innalzare il tono delle recriminazioni, con difese autorevoli del diritto al profitto e al libero mercato, con sdoganamento dottrinario e etico delle loro scorribande speculative. .
Le lodi autoespresse dai membri di maggioranza unite alle improvvide manifestazioni di giubilo dei 5 stelle, sono un altro dato che compone il mosaico.
La leader e fdi possono contrabbandare il bluff di una guerra al potere bancario, l’on Conte di essere meno incapace di quanto si dica.
È certo che quello che la presidenza del consiglio apprezza di più sono le accuse provenienti ubique, da ogni parte, di CRIPTOCOMUNISMO.
Mediante i crucifige conseguenti al provvedimento si confida di riequilibrare l’ asimmetria di una destra che appare draghidipendente e cullata dai poteri mondiali e nazionali maggiormente detestati dalle coscienze del nocciolo duro di Giorgia e i suoi fratelli.
Le coccole del demonizzato Kissinger, del vituperato Biden e
l’endorsement di personaggi ritenuti nefasti come Mario Monti sono passaggi per costoro difficilmente sopportabili.
Le ‘ tasse alle banche ‘ dovrebbero poter sopire se non cancellare i mal di pancia, ormai prossimi a scoppiare in dolorosissime coliche.
Infine lo stuolo di funzionari i veri piloti dei bilanci formali dello stato, quelli che in un lampo di sincerità Sabino Cassese ha definito “incapaci di fare analisi costi-benefici’. Quelli che la destra al governo avrebbe dovuto spazzare via anzichè servirsene, diventando a sua volta serva degli oscuri metodi per cui ‘l’amministrazione vive senza i conti e i conti vivono senza l’amministrazione'( Cassese dixit)
Con il balzello previsto questa schiera di distruttori può far quadrare i suoi teorici continell’oscuro gioco delle ‘ coperture’ i cui criteri misteriosi sono noti solo a un ciuffo di iniziati.
Tutti contenti :gli speculatori, le banche, il governo, l’opposizione i boiardi di Stato.
Gli scontenti? I cittadini risparmiatori, investitori, titolari di mutuo e aspiranti mutuo prima casa.
Se si fosse voluto fare l’interesse di costoro sarebbe stato sufficiente un provvedimento semplice di fermo alla crescita degli interessi sui mutui e la semplificazione e la riduzione delle condizioni dell’accesso ai mutui prima casa.
I mutui prima casa sono diminuiti del 22% e si allarga a dismisura la fascia di coloro che omettono i pagamenti dei ratei aumentati che sconquassano i progetti e le finanze di milioni di famiglie.
Le politiche in favore dei cittadini sono per lo più di quasi banale realizzazione. Quelle a sostegno di altro evidenziano sempre le complicazioni del latinorum degli Azzeccagarbugli di ogni epoca :avvocati scelti da una parte ma in realtà al servizio degli altri.