Si apprende che nel piano di salvataggio di MPS ,oltre alla ricapitalizzazione ,è prevista la cessione dei crediti in sofferenza al  prezzo medio del 33% del loro valore.
I crediti in sofferenza di Banca Etruria furono posti in vendita al prezzo medio del 17.49% ,facendo mancare la provvista per il rimborso delle obbligazioni subordinate,possibile solo se il prezzo di vendita fosse stato non al 33%, ma soltanto al 20%. E fu al 17,49% solo perché  5 giorni prima del decreto una società’ acquisto’ 300 milioni di debiti in sofferenza alla ridicola valorizzazione del 14%.
Dunque i crediti in sofferenza Banca Etruria potevano essere valorizzati anche al 30% ,riconsegnando l’istituto in territorio positivo .
Furono svenduti a meno della metà appena prima il decreto e poi valorizzati al 17.49% ,determinando il disastro a tutti noto e del quale si avvarrà’ per il suo sviluppo,x  dichiarazioni esplicite alla stampa del suo presidente BINI SMAGHI,ChiantiBanca,così’ cara al Giglio Magico.
Lo stesso Bini SMAGHI coinvolto nella società acquirente dei crediti al 14,79% ,in quella che è stata designata da CONSOB advisor ( cioè che decide il destino) di Banca  Etruria,in quella socia di ChiantiBanca,di cui Bini Smaghi è’ presidente e che a suo tempo al prezzo di un solo euro acquisto’ i crediti in sofferenza della banca di Verdini,determinando le fortune di tutto l’ambaradan.
Nessuna risposta alle interrogazioni parlamentari presentate,nessun chiarimento dalla CONSOB,nessun provvedimento della Magistratura.
Ora un altro capitolo si aggiunge ,un’altra prova è’ sotto gli occhi di tutti.
E continua il silenzio generale.
È’ bene però’ che si sappia che,Renzi non Renzi,i tempi del marchese del Grillo sono passati e che chi ha coscienza continuerà’,non per cancellare le colpe dei singoli ,ma per colpire il sistema impunito e criminale che ha provocato
questa torbida vicenda che determinerà’ la fortuna di pochi e la rovina di molti ,città’ e territori compresi.
Maurizio Bianconi