Le avvisaglie c’erano tutte e ci fu chi lo disse subito: alla base dell’inaspettato successo di Ghinelli eletto sindaco di Arezzo, avrebbe potuto esserci anche un patto di potere più’ o meno esplicitato fra sinistra regionale e il Ghinelli stesso, già uniti negli anni da legittimi e positivi rapporti professionali e stima reciproca.
A riprova ,Ghinelli nomina assessore all’ambiente e al ciclo dei rifiuti l’ing Sacchetti. Costui, sicuramente bravo tecnico, è dirigente di Csai .Csai è una società del mondo di sinistra che gestisce le due discariche provinciali (Terranova e Castiglion Fibocchi) ed è partecipante di Seitoscana, societa’ affidataria del ciclo dei rifiuti anche per Arezzo.
Egli è, per così dire ,notoriamente politicamente estraneo a Ghinelli (pretesamente di centrodestra), sia per la posizione lavorativa sia per essersi candidato in una lista di sinistra non renziana alle amministrative montevarchine.
Nomina che sbigottisce, ma lascia anche interdetti, perché non poteva sfuggire a un sindaco che si autodefiniva ‘del cambiamento’, il conflitto d’interessi piuttosto evidente, se non una vera e propria incompatibilità’ e comunque l’assoluta inopportunità di una tale nomina.
Quando si fanno certe scelte, in genere c’ e’ sotto qualcosa di grosso.
Infatti recentemente il sindaco Ghinelli (pretesamente di centrodestra) ha confermato nella carica di presidente dell’Aisa Impianti, l’ing Antonio Boncompagni, blasonato professionista, trentennale ausilio tecnico dirigenziale della sinistra aretina e imprese connesse, molto vicino all’assessore regionale Ceccarelli, di cui fu Vicepresidente alla Provincia di Arezzo dal 1999 al 2005, quando Ceccarelli Presidente a furor di popolo, poneva le basi del suo dominio politico territoriale, oggi minacciato dai renziani.
Aisa Impianti e’ l’ente che si occupa degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti, ente baricentrico per ogni amministrazione, poiché li’ si determinano le dinamiche delle modalità della smaltimento e cosa determinante, i risvolti economici .
Carica obbligatoriamente in sintonia con le politiche del sindaco.
Il sindaco Ghinelli (a questo punto neanche più’ pretesamente di centrodestra) e’stato teste’ eletto dai sindaci di sinistra delle province di Siena e Grosseto e da quello di Terranova, con l’astensione dei sindaci perlo piu’ renziani della provincia di Arezzo, presidente dell’Ato Toscana sud, ente che determina la politica dei rifiuti, quella tariffaria e gli indirizzi .
Non siamo su Scherzi a parte. E’ tutto vero,come alcuni sapevano o avevano intuito fin dall’inizio, avendo naso,esperienza e conoscenza degli uomini.
Altri no. Pazienza. Arezzo sta al passo dei tempi e inaugura pubblicamente il Patto del Riciclato, assai più’ opaco del Patto del Nazareno.
Verdini al confronto è un mostro di trasparenza.