Orbene, dove ce n’erano tre se ne mettono cinque, dove uno tre, tentando anche di inventare una carica che non c’era per contentare un capobastone del partito pistoiese, rimasto a secco. Sia chiaro, quando si aumentano i posti, ragioni si trovano sempre.
Ma ai cittadini importano poco. Perche’ il morto e’ nella bara: meno consiglieri comunali, zero provinciali, più’ nominati nei carrozzoni. Non male per ORAGHINELLI, apartitica lista del cambiamento. Che poi nomina al vertice Coingas il suo presidente. Possibile? Si’, e’accaduto. Facce di bronzo? No. Sistema rigurgitato da una sciagurata sedicente stagione di centrodestra in Comune. Li’ nasce la cultura di governo selvaggio e bucaniere del centrodestra aretino che oggi ripropone i soliti nomi di allora e, come allora, tenta di fare scopa.
Non basta : siccome si è’ apartitici tutti in vettura: assessori di sinistra, nomine di gente intricata con la sinistra degli affari come dare in terra e il massimo dei massimi il sindaco Ghinelli proposto dai sindaci di sinistra a tener le chiavi della cassaforte più’ lucrosa per la sinistra dei comuni. Fatto che non ha precedenti nella storia del mondo.
E nessuno dice niente di questo spietato assalto alla diligenza.
Adesso siamo in attesa del clou, della realtà’ che supera la fantasia : il capo dell’opposizione interna,l’uomo, a cui il sindaco dichiara la guerra politica, il portatore della destra delle idee, quella pura, genuina, ebbene costui lo attendiamo a completamento dello sfacelo morale, etico e politico alla presidenza dell’ambitissima capofila, prossima attrice della Borsa italiana.
Con questo l’attacco alla diligenza si trasforma d’incanto in attacco all’intelligenza.Se non c’è’ pudore,ne’ vergogna ,qualcuno alzi la bandiera del buonsenso.
Almeno quello.
Maurizio Bianconi